Brindisi n.182/ Un Riesling Clos Ste. Hune per “il press tour a casa di Trimbach”

Sette ore attraverso l’Europa, da Torino a Ribeauvillè, nel cuore dell’Alsazia, per scoprire il capolavoro di monsieur Trimbach, alias “mister Riesling”: il Clos Ste. Hune, il più prestigioso e importante vino del Domaine Trimbach, dal 1626. Un riesling secchissimo, ma allo stesso tempo corposo, che lo rende unico (zero residuo zuccherino e senza fermentazione malolattica), servito nei ristoranti stellati di Francia, e non solo. In Italia lo commercializza Pescarmona, altra dinastia di importatori: il più giovane della famiglia, Pietro (ha ereditato passione e clienti dal nonno Ennio), era con noi a Ribeauvillè, arrivato apposta per stringere la mano a Juan Trimbach. Alle 10 di una mattina limpida almeno quanto il Clos Ste.Hune (non più di 9 mila bottiglie l’anno) – acidità incredibilmente piacevole, aromi nitidissimi, un vino pulito, perfetto, da vigne cresciute su un terreno calcareo nel Grand Cru Rosacker, a Hunawihr, il borgo vicino con le case a graticcio che sembra uscito da una fiaba dei fratelli Grimm- entriamo in cantina e degustiamo i capolavori. Con il Clos Ste. Hune, anche, tra gli altri, Pinot Grigio Riserva 2014, Gewurztraminer 2011 Riserva e il mitico Frédéric Emilie bevuto da Obama alla cena del Nobel.  Da mangiare con Foie Gras e Munster, il tipico formaggio alsaziano.

Partecipanti, 5: io, Pietro Pescarmona, l’agente Riccardo e il giornalista Andrea Cuomo (Il Giornale).

Un brindisi per “il Clos Ste. Hune” perché scoprire il riesling, familiarizzare con questo vino bianco eccezionale, cominciando con Trimbach è un po’ come prendere la patente su una Ferrari.

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