Brindisi n.152/ Un rosè indiano a chi “mantiene le posizioni”

Nome commerciale, per un Cabernet Sauvignon che arriva dall’India e che ci servono al ristorante Swagat di Alessandria (è uno dei migliori indiani che abbia mai trovato: cliccate qui): con questo rosè Kamasutra tremendamente dolce e vagamente speziato, ci salutiamo tra amici (sono i giorni degli “arrivederci” alla vigilia del mio trasferimento a Torino) in…

Brindisi n.150/Un Sauvignon Blanc “ai treni”

“…Il treno va,  scomparirà sulle sue ruote rotonde, dietro alle nuvole…” (cit. Paolo Conte). Questo invece è un vagone che non si muove mai, inchiodato in Spalto Borgoglio, come un convoglio senza più mèta, ma con ancora tante storie da raccontare, vini da versare, piatti da servire. E’ una vera carrozza degli anni ’50, recuperata e trasformata in un “TrenoBar” (qui orari e…

Brindisi n.148/ Grignolino per “la stampa”

Io credo che Pinuccio, il mio amico avvocato, compagno di pranzo da Dr Seller (lo trovate qui), un nuovo e originale risto-gastronomia con i mestoli sui lampadari e le luci a forma di barattolo di salsa, intendesse brindare a La Stampa, con le maiuscole, il giornale per il quale scrivo e di cui lui è…

Brindisi n.146/ Un Prosecco per “i rabaton di Litta Parodi”

Il ristorante Napoleon (è un locale storico di Alessandria) ci piace perché ci ricorda che ad Alessandria Napoleone vinse una delle sue epiche battaglie, quella di Marengo, il 14 giugno del 1800 (c’è un platano che ancora ricorda l’evento, e poi un museo), ma ci piace anche perché si mangiano le pietanze della tradizione, e ci…

Brindisi 145/ Una birra Hb per “chi prende lucciole per lanterne”

Promuovo sia le lucciole (quelle di giugno nei campi di grano) sia le lanterne (anche quelle che si lanciano in cielo e poi c’è sempre qualcuno che le scambia per ufo), ma soprattutto l’espressione che le mette in relazione: “Prendere lucciole per lanterne”. E’ un modo per rendere più poetico l’abbaglio, il clamoroso sbaglio, dà dignità al…

Brindisi n.144/ Un olio da 23 carati per “noi e…l(‘)oro”

C’è tutto il profumo della Liguria in questo brindisi, “….e a ‘ste panse veue cose che daià cose da beive, cose da mangiä, frittûa de pigneu giancu de Purtufin…”, e sembra di sentirlo, De Andrè cantare in sottofondo, tra il profumo delle acciughe che sfrigolano e la “creuza de mä” da risalire in auto, fino a Castelbianco, e poi a…

Brindisi n.143/ Un Barbera della casa per “il tuo futuro”

Bello il brindisi a “il tuo futuro”, perché comunque lo giri vale per te e pure per l’altro. Daniele, l’amico di una vita e collega a La Stampa, intendeva il mio, mio di Miriam in questo caso. Ma scritto così può voler dire pure il suo, o il tuo che leggi adesso. La nostra cena diventa un valzer tra…

Brindisi n.141/ Un Moscato Giallo per i “food bloggers”

Credevo fossero irraggiungibili e geniali “entità”, figure mitologiche a metà tra gli scrittori e i cuochi, un po’ giornalisti e un po’ mangiatori per scelta. Poi un giorno mi sono accorta che i food bloggers sono davvero così, wonder woman e super man, con una vita intensa ma meravigliosa, e con problemi che “voi umani non…

Brindisi n.140/ Un Dolcetto sfuso per “le attese”

Questa volta il reportage (per lavoro) è notturno, si comincia all’1 di notte e il “problema” allora diventa: come aspetto l’1 di notte? Come esorcizzo il momento-abbiocco? A tavola, ovvio. Se poi hai anche chi si presta per aiutarti nell’impresa, è fatta. Allora si lascia Alessandria e si raggiunge Silvano d’Orba, dove c’è un piccolo…