Asti è Douja d’Or (ecco il programma), è conquistarsi il bicchiere da tenere al collo e i buoni per le degustazioni, è trovare sulla mappa gigante appesa tra gli stand zeppi di bottiglie la Regione giusta del vino da scoprire. “Sei pugliese: scegli un primitivo, no?”, il suggerimento è di Giulio Morra, il Fotografo de La Stampa, incontrato per caso (ma il caso non fa mai le cose a caso) tra rossi e bianchi, grappe e storici vermouth. Scelta obbligata, il premiato Primitivo di Manduria 15,0 (come i gradi, tantissimi) dell’azienda Cantolio (clicca qui). Tosto, come la terra dalla quale provengo (almeno per metà): lo accompagno con un sacco di grissini, ma solo perché è l’unica cosa che trovo tra i banchi delle degustazioni (avrei preferito due orecchiette).
Partecipanti, 1: io
Il brindisi è per… la Puglia, quella delle radici però (che non è nel Tarantino del primitivo, ma nel Foggiano), perché non ci torno dal 1990 e più si dilata il tempo che ci separa, più in qualche modo la ritrovo sempre. Quindi il brindisi n. 9 diventa, anche, una promessa a questa terra di sole, ulivi e mare: ci rivedremo presto.
